Arte e Musica
CONFERENZA DI NUNZIO BARBAGALLO SUL TENORE BENIAMINO GIGLI A SESSANT'ANNI DALLA SCOMPARSA
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- Creato Sabato, 21 Ottobre 2017 23:10
- Pubblicato Sabato, 21 Ottobre 2017 23:10
- Scritto da Santo Privitera
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A sessant'anni dalla sua scomparsa, il tenore Beniamino Gigli(Recanati 1890-Roma 1957) e' stato ricordato al Centro culturale "V.Paterno'-Tedeschi". Relatore, Nunzio Barbagallo, esperto cultore delle tradizioni canore italiane. Una voce leggendaria quella di Beniamino Gigli, inconfondibile, apprezzata anche oltre oceano; non amplissima ma eccezionalmente dotata di armonici naturali. Onorando i grandi compositori Verdi, Puccini, Bellini, Donizetti, Puccini, tanto per citare i piu' importanti, interpreto' quasi tutto il repertorio del melodramma italiano: Dalla "Boheme" a "Tosca"; dalla "Traviata" al "Rigoletto"; dalla "Norma alla Manon Lescaut". Fu eccellente interprete del Verismo in gran voga all'epoca. A tal proposito, il relatore, a completamento del suo dotto intervento, oltre a uno scorcio della Cavalleria Rusticana con Gigli nelle vesti di cumpari Turiddu, ha proiettato e commentato il Film "I Pagliacci" diretto nel 1943 da Giuseppe Fatigato; Interpreti,oltre al Gigli, una giovanissima Alida Valli. Intenso fu il suo rapporto con Catania. Qui l'oratore, entrando nel merito del suo intervento, riporta alcune pagine de "Le mie memorie" libro nel quale il grande tenore recanatese giunse a paragonare per perfezione acustica ed eleganza, il Teatro Massimo Bellini di Catania alla "Fenice" di Venezia. "La prima interpretazione al teatro Bellini"-ricorda tra l'altro Barbagallo-"risale al 28 marzo del 1945". Vi ritorno' successivamente con "La Traviata", "Andrea Chenier" e "Norma". In quest'ultima opera, pero', la sua interpretazione-puntualizza- non fu tra le piu' riuscite. La fama di Beniamini Gigli e' anche legata alle innumerevoli canzoni classiche napoletante e romanze da salotto. Da stupendo interprete di pellicole strappalacrime"-conclude Barbagallo- figurano i films "Non ti scordar di me"(1935) e soprattutto "Mamma"(1940)".
ARTE AL CASTELLO LEUCATIA: PERSONALE DI FRANCESCA PRIVITERA
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- Creato Mercoledì, 18 Ottobre 2017 23:27
- Pubblicato Mercoledì, 18 Ottobre 2017 23:27
- Scritto da Liotru di lu Chianu
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La Biblioteca C.C. “R. Livatino” propone una personale di pittura
Domenica 22 Ottobre 2017 ore 17.00
Inaugurazione
Incontri d’arte
personale
di
Francesca Privitera
La mostra rimarrà aperta dal 22 al 25 ottobre 2017
Orario apertura: 16.00/19.30
APPROFONDIMENTI E LOCANDINA sul sito istituzionale del Comune di Catania
ANGELO URSINO, LA MACCHIETTA CATANESE
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- Creato Giovedì, 13 Luglio 2017 17:10
- Pubblicato Giovedì, 13 Luglio 2017 17:10
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GLORIE DEL PASSATO AL TEATRO MASSIMO BELLINI DI CATANIA: BENIAMINO GIGLI"
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- Creato Mercoledì, 31 Maggio 2017 21:59
- Pubblicato Mercoledì, 31 Maggio 2017 21:59
- Scritto da Santo Privitera
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A sessant’anni dalla sua scomparsa, il tenore Beniamino Gigli(Recanati 1890-Roma 1957)è stato ricordato al Centro culturale “V.Paternò-Tedeschi”. “Glorie del passato al Teatro Massimo Bellini di Catania: Beniamino Gigli”, questo il titolo della conferenza che ha avuto come relatore Nunzio Barbagallo, esperto cultore delle tradizioni canore italiane. Una voce leggendaria quella di Beniamino Gigli, inconfondibile, apprezzata anche oltre oceano; non amplissima ma eccezionalmente dotata di armonici naturali. Onorando i grandi compositori Verdi, Puccini, Bellini, Donizetti, tanto per citare i più importanti, interpretò quasi tutto il repertorio del Melodramma italiano: dalla Boheme a Tosca; dalla Traviata al Rigoletto; dalla Norma alla Manon Lescaut. Fu eccellente interprete del verismo in gran voga all’epoca, distinguendosi in particolare nelle opere che lo resero celebre: “Andrea Chenier”, “Pagliacci” e “Cavalleria rusticana”. Intenso fu il suo rapporto con Catania. Qui l’oratore, entrando nel merito del suo intervento, riporta con dovizia di particolari alcune pagine de “Le mie memorie” libro nel quale il grande Tenore recanatese giunse a paragonare il Teatro Bellini di Catania, per eleganza e perfezione acustica, al San Carlo di Napoli e persino alla Fenice” di Venezia. “La prima interpretazione al teatro Bellini”- ricorda tra l’altro Barbagallo, “risale Al 28 marzo del 1945. Vi ritornò successivamente con “La Traviata”, “Andrea Chenier” e “Norma”. In quest’ultima opera, però, la sua interpretazione”-afferma- “non fu tra le migliori”. La fama di Beniamino Gigli è anche legata alle innumerevoli canzoni classiche napoletane e romanze da salotto. Fu straordinario attore cinematografico, interpretò più’ di 20 films. Indimenticabile protagonista di una stagione romantica che produsse innumerevoli pellicole strappalacrime come “Non ti scordar di me”(1935) e soprattutto “Mamma”(1940), Gigli resta l’icona perfetta del buon padre di famiglia dedito all’arte, lavoro e casa. Alla fine della manifestazione, Barbagallo ha voluto omaggiare la platea con la proiezione di un raro filmato tratto da “Almanacco ‘65”(voce di Alberto Lupo) che documenta in sintesi la figura umana e artistica del grande tenore recanatese.
Nella foto, il relatore Nunzio Barbagallo
ANTICHI CANTI MARIANI: L'AVE MARIA DI SCHUBERT ESEGUITA DA MAURIZIO ZAPPALA'
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- Creato Lunedì, 29 Maggio 2017 07:16
- Pubblicato Lunedì, 29 Maggio 2017 07:16
- Scritto da Liotru di lu chianu
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Un momento molto suggestivo della manifestazione canora dedicata agli antichi canti Mariani, allestita dai "Colapisci e coro". L'Ave Maria di F. Schubert magistralmente eseguita al Santuario S.M. dell'Aiuto da Maurizio Zappalà accompagnato dalla chitarra di Carmelo Filogamo e dalla mandola di Santo Privitera.